Shine | Non sono SOLO una parrucchiera
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Non sono SOLO una parrucchiera

Tutti i giorni entro in negozio per accogliere le clienti che vogliono valorizzare la propria immagine attraverso un taglio di capelli, un nuovo colore, un make-up personalizzato, una consulenza d’immagine che le aiuti finalmente a vedersi più belle e attraenti. 

Spesso proprio mentre sto lavorando, le clienti mi chiedono: “Morena vedo che tu frequenti molti corsi di formazione, ma come mai? É davvero necessario? E, a tal proposito, cosa centra Rudy Zerbi con te e con i capelli?”  

Mi fa molto sorridere questa cosa!
Per questo oggi voglio darvi questa informazione.  

Perché sono spinta ad investire così tanto per formarmi e pretendo che anche il mio team si formi costantemente?

Reputo che per molto tempo quella del parrucchiere sia stata una professione molto svalutata.

La percezione che la maggior parte delle persone hanno è che si tratti di un lavoro semplice, spesso scelto dalle persone che non hanno voglia di intraprendere un percorso di studi più intenso ed impegnativo.

Effettivamente, all’inizio è stato così anche per me: già alle scuole medie, mi era stato suggerito un istituto professionale, che mi sarebbe servito per entrare nel mondo del lavoro prima possibile, perché a quei tempi non ero così ben predisposta allo studio.

In effetti una spiccata propensione per i lavori manuali l’ho sempre avuta, e anche una innata curiosità verso tutto quello che era creativo… ma gli altri “limiti” che volevano in qualche modo attribuirmi, quelli li ho sempre sentiti un po’ “stretti”.

Così anni fa, decisi di chiedere a una parrucchiera di intraprendere questa professione: lì mi si è aperto un mondo!  

E continuo tutt’ora a pensare che sia veramente assurdo definire la professione del parrucchiere un lavoro semplice e di poco conto. 

Anzi… oltre alla competenze tecniche, trovo che si tratti di un mestiere complesso ed impegnativo, che richiede predisposizione al contatto umano e una gran sensibilità, e che (cambiando continuamente) richiede anche versatilità, costante dedizione e impegno. 

Per capire cosa desidera veramente una cliente, bisogna avere una buona capacità d’ascolto e una grande empatia.

Come i medici, anche parrucchieri ed estetisti toccano fisicamente le persone: può sembrare scontato o banale, ma il contatto diretto prevede un gran senso di responsabilità. 

Dobbiamo conoscere la materia su cui lavoriamo, quindi nozioni seppur basilari di anatomia: i capelli e la pelle non devono avere segreti per noi, se vogliamo riconoscere e saper trattare eventuali disfunzioni o anomalie che possono affliggere i nostri clienti. 

Dobbiamo conoscere le basi della chimica, per capire quali sono le componenti principali dei prodotti che utilizziamo e poter scegliere quello più giusto per lavorare su una persona. 

Tagliare i capelli ha molto a che fare con le forme, quindi con la geometria.

Colorare i capelli è matematica: ci servono delle vere e proprie formule per comporre il colore se vogliamo evitare spiacevoli errori o risultati diversi dalle nostre aspettative.

E se vogliamo proprio addentrarci nel lato più creativo del lavoro, vi svelo un mio segreto, che magari vi farà sorridere, ma certamente vi farà anche capire il mio punto di vista. 

Io penso ai capelli come a una vera e propria materia da plasmare: quando li taglio e poi li pettino, gli do una nuova forma, dentro di me gli parlo, gli spiego che devono prendere una verta direzione. 

I capelli sono solo una parte di noi, e se vogliamo davvero avere un risultato degno di nota non possiamo considerarli come una parte a sé stante. Una pettinatura o una acconciatura è armoniosa se è in armonia con tutta la figura! 

Parliamo di volumi, di luci di ombre. Dobbiamo saperne un po’ anche di arte…

E infine c’è tutto quello che riguarda la sociologia: perché la moda è vivere il proprio tempo. 

Gli eventi dell’attualità determinano le tendenze e noi dobbiamo essere informati. 

Vedete quante cose stanno dietro a questa professione?
Se una persona non si forma costantemente, come può rendere davvero belle le persone?
Se non ha queste competenze e se non sta al passo con i cambiamenti di questo bel mondo, come può generare bellezza e benessere nelle persone? 

Infine c’è Rudy Zerbi… perché il mese scorso ho invitato qui Rudy Zerbi? 

Lui è conosciuto ormai come quello di Amici, ma in realtà prima di essere questo, è stato (ed è  tuttora) un grande manager, che ha avuto molti successi nella vita, anche se magari questo aspetto è meno conosciuto.

La Wella, azienda leader del nostro settore, ha voluto fortemente la sua presenza proprio perché ci potesse aiutare a livello manageriale a sviluppare delle aziende molto interessanti, di successo e finalmente riuscire ad elevare lo status della nostra categoria professionale.  

Ecco perché io con orgoglio vi dico che non sono solo una parrucchiera. 

Sono un’imprenditrice che ha la fortuna di lavorare nel mondo della bellezza.
La mia missione è quella di rendere belle le persone che mi scelgono, certamente… ma un’azienda se non ha le competenze imprenditoriali e manageriali, in piedi non può stare, specialmente in un mondo dove i mercati cambiano velocemente. 

Non posso dare lavoro alle persone, non posso gestire un’azienda nel modo corretto se non conosco queste regole e soprattutto se non so in che direzione stiamo andando. 

Vi racconto solo questo: stiamo già lavorando sulle prospettive di come sarà il nostro mondo nel 2030… che sembra lontano, ma invece è qui, dietro l’angolo.